Fra la terra, l’aria e l’acqua
Il padule di Fucecchio contiene ancora il ricordo e i segni della strage nazifascista del 23 Agosto 1944: le persone ricordano, e interpretano la transizione fra quello che è accaduto e un presente/futuro problematico e incerto. Le lapidi e le targhe presidiano i luoghi, riportando il nome, l’età e qualche volta la fotografia delle vittime. Accanto a questi segni e a queste presenze, il paesaggio continua a modificarsi nel tempo delle stagioni, del giorno e della notte, dell’alba e del tramonto, della pioggia e della nebbia; è il percorso della storia e della trasformazione.
(Massimo D’Amato e Sandro Nannucci: Fra la terra l’aria e l’acqua, Polistampa 2004)